Ricordo il giorno della sua scomparsa, le parole scritte alla sua famiglia, gli attestati di stima, la gratitudine per quest’uomo mite e forte davvero. Il suo insediamento al Ministero non
Seduto sul bordo del letto, ascolto il respiro di Simonetta nel buio. Poi mi alzo, vado in cucina e leggo il giornale. Mi faccio serio. Che notizia! Credetemi, la realtà
L’altra notte ho sognato di camminare su Via del Corso nudo. Ne ho parlato con il mio psicologo. Dice che dipende da un’esperienza in cui mi sentivo vulnerabile. Forse dipende
Era lui a decidere cos’era bianco e cos’era nero. Non si può amare una persona così senza temerla Forse nemmeno senza odiarla un po’. E fui rimandato in filosofia. Penso
Mi sento strano questa mattina. Mi ha svegliato la radio sveglia. Più precisamente Fabrizio de Andrè e il suo Testamento. “Questo ricordo non vi consoli… quando si muore, si muore
C’è molto vento oggi a Ostia. Mentre entro a casa, rifletto. Un’estate calda per i prezzi e adesso un autunno incandescente? Con questo non voglio dire che vedo il diavolo,
In questo periodo di risparmi che non ci sono più, di difficoltà ad arrivare a fine mese, di disagi relazionali, sociali e politici, moltiplichiamo per dieci la nostra insofferenza per
“Vince, mia figlia non c’è più”. Al telefono queste parole risuonano da lontano, come fossero lanciate sotto carico, non sferzano lo spazio, non corrono appresso al tempo, sono parole che
29 novembre 2007 – In un’Italia politica frazionata, la governabilità naviga costantemente in acque agitate. Il confronto diventa aspro e, troppo spesso, di parte. Il problema cammina di pari passo, nella maggioranza così come all’opposizione, facendo sì che i lavori Parlamentari, le riforme, le liberalizzazioni segnino il passo secondo i capricci o le necessità di partiti e partitini.
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