2006: Guerra dell’acqua!?
La zona del monte Hermon che si trova tra il Libano meridionale e lo Stato di Israele settentrionale, e confina con la Siria a est, attraverso le alture del Golan, costituisce una delle principali riserve d’acqua di tutto il Medio Oriente. Infatti, il monte Hermon, coperto di neve anche d’estate arrivando ad una altezza di 2.224 metri, è un tale patrimonio di acque che da esso nascono numerosi fiumi, tra cui l’importante Giordano, che fa da confine tra lo Stato di Israele ed il regno hashemita di Giordania. Il biblico fiume, che forma il mare di Galilea o lago di Tiberiade, è stato occupato nella guerra del 1967 da Israele, che da esso attinge abbondantemente acque, ma tuttora costituisce anche la sopravvivenza dell’assetato regno di Giordania. Inoltre, dalle alture del Golan, anch’esse occupate da Israele nel 1967, scaturisce quel fiume Barada che ha fatto dell’oasi di Damasco un meraviglioso complesso di ruscelli e giardini, tale da destare nei poeti e nei geografi arabi l’immagine del Paradiso. Sempre dal monte Hermon nasce il fiume Litani, verso il quale si è diretta l’ultima e recente offensiva delle forze armate israeliane (Tsa’al). È da questo ambito di dati che nasce il sospetto che il vero obiettivo della guerra scatenata da Israele, non fosse proprio la reazione al rapimento dei due soldati israeliani (reazione ritenuta universalmente eccessiva), bensì il controllo delle risorse idriche della zona del monte Hermon. Una cosa grave per tutto il Medio Oriente, se si pensa che esse sono fondamentali non solo per lo sviluppo ma addirittura per la sopravvivenza degli Stati interessati. Del resto è questa importanza che rivestono le risorse idriche la vera ragione per cui Israele è riluttante ad abbandonare le alture del Golan, che dovrebbe restituire ai siriani, accampando pretesti di natura strategica. Credo che con l’offensiva di luglio/agosto da parte di Israele si sia aperta quella che potremmo chiamare una vera e propria guerra delle acque, che potrebbe per il prossimo futuro riguardare l’intero pianeta.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento