“20 risacche”, di Ugo Magnanti
Non deve ingannare la brevità dell’opera, anzi, queste venti quartine di Ugo Magnanti sono un concentrato di preziosità poetica. La breve silloge, introdotta da una citazione di Hikmet, coglie dal mare il tema del viaggio e ne fa onda, risacca appunto, per viaggiare attraverso memoria e anima. Non è una poesia di immediata comprensione, ma dimostra subito la qualità di riecheggiare parole lontane nel tempo. Tecnicamente si notano subito l’assenza delle rime e il forte utilizzo delle pause interne agli stessi versi che conferiscono alle quartine il carattere della frammentarietà, consentendo così di sfumare le immagini proprio come dentro la spuma di un’onda. Si evidenzia altresì la perizia di Magnanti negli accostamenti fonici (“nudo delle dune”, 1, v.3; “Il passo assorto”, 5, v.1), nelle ripetizioni delle stesse parole all’interno della medesima quartina e nelle climax aggettivali (“ero solo un lettore di segni, / fra i tanti: impuro, semplice, polare.” 13, vv.3-4; “Una polemica affiorò, fu quasi / accelerata, rovesciata, fatta / di perizia e di pazienza, soffiata” 14, vv. 1-3).
4 – Lasciammo le conchiglie dentro un certo / recipiente di vetro, senza vento, / senza un nome, né greco e né latino: / su questo non ci parve avere dubbi.
6 – Il mare, come dice il nome, fu / ancora circondato dalla costa, / orbitò la luna, così sarebbe / stato ancora, di nuovo, fra trent’anni.
12 – Sul confine labile fra l’azzurro / e il verde, a lungo i teli si sfibrarono, / fiorirono le ruggini, e scomparvero, / il vento in casa penetrò dal mare.
18 – Ci capitò di indicare il passaggio / delle navi, con le livide mani / sottoposte agli astri, senza mai chiedere / cosa ci fosse di arduo, in un addio.
19 – Affiorando con gli altri dopo un tuffo / fui imperfetto, segnato con un crisma, / così per troppa luce fu perfetto, / chi invece non riemerse più dall’onda.
20 – Che fosse il mare, col suo andamento / arabo, a muoversi con noi, e non noi / a muoverci con lui, mi venne in mente / poi, ormai di spalle alla risacca e al vento.
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