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2 GIUGNO DI FESTA, NON PER TUTTI.

Giugno 01
19:58 2020

“Dietro a ogni articolo della Carta Costituzionale Stanno centinai di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi”.

Queste sono le parole di Sandro Pertini nel discorso di fine anno del 1979.

 

Domani, 2 giugno, festeggeremo la Festa della Repubblica. Come suggerito dalle parole riportate di Sandro Pertini dovremmo ricordare che la Repubblica Italiana è come un tessuto. Trama e ordito di questo tessuto sono i cittadini e la Costituzione. Esiste un intimo rapporto di simbiosi che ci permette di dire che uno non esiste senza l’altro. I valori della Costituzione, oggi, vivono sulle gambe delle tante persone che la sostanziano nella vita di ogni giorno. Lo stesso Giovanni Leone diceva: “Quando il 2 giugno 1946 nacque la Repubblica, tutti avemmo la consapevolezza che conservare integri nel tempo gli ideali cui essa si ispirava, avrebbe comportato momenti di duro impegno ed, anche, grandi sacrifici”.

È sulla base di questi presupposti che troviamo oltremodo inappropriata l’annunciata manifestazione contro il Governo proposta da Fratelli d’Italia con l’appoggio della Lega.

Avvertiamo la necessità di ricordare che è la festa di tutto il popolo italiano e che ogni strumentalizzazione è fuori luogo e dannosa dello spirito per cui questa festa è stata pensata. Ricordiamo, (anche) che la nostra Costituzione non è uno strumento intermittente ma continuo nel suo senso e nel suo valore. Non possiamo che far emergere la grande contraddizione per cui domani persone la sfruttino (diritto di manifestazione e libero pensiero – art. 21 Cost.) quando, pochi giorni prima, hanno mostrato grande disinteresse per la delibera ‘In comune senza odio’ che faceva vivere i principi costituzionali (art. 2 e art.3 Cost.) all’interno di un piano d’azione per il contrasto all’odio, al razzismo e la xenofobia (maggiori info al seguente link: bit.ly/2XmvghN).

D’altro canto, appare sempre più evidente che la strumentalizzazione sia un vezzo della politica di Como. Più volte abbiamo rimarcato come l’amministrazione comunale ha generato, con scelte scellerate, la situazione dei senza fissa dimora a Como. Perpetua il suo atteggiamento, oggi indifferente, non preoccupandosi della prossima chiusura del dormitorio. Dobbiamo essere chiari, chi non ha scelta non può e non deve essere strumento politico ma doveroso è che siano soggetto delle nostre migliori politiche. Il grado di civiltà di una comunità lo si misura con il grado di benessere degli ultimi.

Tutto questo è un azzardo morale che merita una lunga riflessione sull’operato di alcuni partiti che, ormai, non hanno più alcun rispetto per i cittadini, la Costituzione e la Repubblica.

Per quanto ci riguarda, facciamo nostro il pensiero che la Costituzione è frutto della resistenza antifascista e festeggeremo seguendo l’iniziativa dell’ANPI provinciale di Como dal titolo: “2 giugno online. Trasmissioni  di democrazia”. Iniziativa aperta a tutti che si potrà seguire al seguente link: arcicomo.it.

Buona Festa della Repubblica a tutti.

 

 

 

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