#PAGINEDISTORIA: “ITALIANI E NO”
Presentato dalla Società Dante Alighieri (Palazzo Firenze, Roma) in diretta facebook, in data 23/03/2021, dalle ore 17.00, il libro del giornalista inviato speciale del Corriere della Sera: “ITALIANI E NO” (Solferino). Ne hanno discusso l’autore, il Presidente della Società Dante Alighieri e il Segretario Generale della Società Dante Alighieri. “Libro che apre molti interrogativi” su di un tema di cui molto spesso si ha una conoscenza “emotiva e frammentaria”. Alcuni passaggi e concetti sono stati individuati: la frammentarietà della nostra politica basata sull’emergenza, dove la politica e il pensiero forse non hanno tenuto in considerazione l’area geografica, i fatti coloniali (sensi di colpa), dai profughi d’Italia per passare agli istriano-dalmati sino a oggi, la clausola geografica, l’8 agosto 1991 e l’inizio con l’Albania dell’accoglienza e integrazione a seguito dello sbarco al porto di Bari, la questione umanitaria, il tema del razzismo e dell’accoglienza, i provvedimenti italiani (legge Martelli, Turco-Napolitano, Bossi-Fini, sanatoria, accordi Minniti, i decreti sicurezza), le ONG, gli sbarchi in via autonoma e i toni bassi (fare senza dire). Ricordato il caso Masslo (immigrato bracciante agricolo), lo spaesamento che comportò e il concetto di razzismo evitato da tutti. L’emigrazione apre un problema serio e grave, l’immagine dell’immigrato cambia dal 2001 in poi, dove prevale il tema del pericolo e la paura del migrante. Gli ultimi dati ISMU 2020 attestano aumento d’immigrati. Emerso il tema della partita: si gioca su due sponde (italiana e africana), dove più che accordi con paesi cuscinetto, il riferimento è al tema della responsabilità, alla corruzione, agli aiuti a pioggia. Superare la logica del “buttafuori” (tenuta dei confini), fare vera politica, non escludere nessun aspetto, dove occorre un discorso di vaste proporzioni di politica europea in Africa. L’immigrazione, è un fenomeno che “se una cannuccia collega un vaso pieno a uno vuoto l’acqua affluirà da uno all’altro”, dove centrale, per la tenuta della democrazia, è la capacità di gestire i flussi migratori. L’evento ha avuto oltre trecentomila contatti e più di mille le persone che l’hanno seguito. La società Dante Alighieri s’interessa degli italiani nel mondo ma anche di coloro che entrano nel territorio italiano.
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