1952 ‒ Un’altra primavera
Luglio 04
20:49
2024
1952 ‒ Un’altra primavera
Persiane spalancate a bere sole
mura di pietra cruda biancheggianti
file di panni stesi a sgocciolare
sotto l’intreccio della pergola spoglia.
La pianta grassa che non cresceva mai
il fico a reclamare il cielo con le braccia scarne,
mormorava la fontana la solita canzone
che sempre accompagnava il volo delle bolle di sapone.
Era d’inverno. La piega ai pantaloni
la cravatta, la penna nel taschino della giacca,
il cappello di feltro della festa.
Sorridevamo, io bambina coi calzettoni e il fiocco
nei capelli, il vestitino di lana fatto ai ferri,
al braccio di mio padre mi appoggiavo
e già sentivo il tepore salirmi in petto
d’un altro aprile
che avrebbe scacciato il freddo.
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