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CASTEL GANDOLFO: Parcheggi, multe, fagottari e Castellani; la fine di Castello

Febbraio 08
20:35 2021

Gentile Sindachessa,

sabato scorso, dopo anni, ho avuto la pessima idea di accompagnare degli amici a fare una passeggiata giù al lago e mi sono beccato una multa per il parcheggio: il mio permesso era scaduto il 30/06/2020.

Questa mattina mi sono recato presso gli uffici della ditta che gestisce i parcheggi e la cortese addetta mi ha ribadito che quella autorizzazione essendo scaduta non aveva alcuna validità.

Concetto condivisibile, però se ti dimostro che sono ancora residente a Castel Gandolfo e di conseguenza ho ancora il “diritto” di parcheggiare gratuitamente, mi chiedo; perché vengo messo allo stesso livello del “fagottaro” domenicale che non paga affatto il parcheggio ?

La logica, la mia logica (che ho copiato da meccanismi simili operativi in altri luoghi), mi spinge a pensare che un residente, in queste condizioni, potrebbe pagare per coprire il periodo scaduto e sanare così l’infrazione.

La sua logica ! Però non è così ! Lo sa quanti vengono con l’autorizzazione scaduta ?

Quanti ? 5, 10, 100, 1000, 10000 ? Se sono tanti era un problema che doveva essere già risolto da tempo, se sono pochi il problema non esiste: risolto facilmente con la “mia logica” o no ?

Comunque, la cosa che mi indigna veramente non sono certo quei 42 euro, ma è l’essere messo allo stesso livello di un “fagottaro” domenicale, a CASA MIA, nel mio PAESE, in quel PAESE dove sono nato, dove sono nati i miei nonni, i miei bisnonni !

Comunque, non pagherò questa multa, farò ricorso, quindi si perderà altro Tempo, altre scartoffie e tutto questo perché, anche in questo caso (vogliamo parlare degli alberi ?), non si è data una soluzione ad un problema estremamente semplice.

In questo contesto, però si deve inserire obbligatoriamente la situazione generale di tutto il Paese:

 

IL LAGO

Io ricevo una multa per non aver rinnovato il mio “diritto” a parcheggiare e poi, su di un marciapiedi…. MARCIAPIEDI (!), SUOLO PUBBLICO (!), SUOLO PUBBLICO CHE E’ STATO NOTEVOLMENTE RIDOTTO, è sorta una struttura metallica a fare da “dependance” a quel chiosco che da sempre genera tanti ma tanti quesiti.

Anche in questa stagione invernale, come nelle tantissime passate, gli alberi spogli mettono a nudo una notevole serie di manufatti: villette, villettine, gazebo sorti anche in prossimità di aree archeologiche.

Le vigne, le preziose vigne di quel prezioso terreno plasmato da millenni di attività vulcanica, trasformate in parcheggi “privati”: che fine hanno fatto quei peschi, quegli ulivi ?

Il “Villaggio delle Macine” quello dell’età del bronzo, il sito palafitticolo più importante d’Italia, sperso tra monnezza e rovi.

Tutto regolare ? Tutto compatibile con la presenza di un Parco regionale, con un’area straordinariamente archeologica e paesaggistica ?

E poi la zozzeria in ogni angolo: mi sono vergognato per aver portato quegli amici in questi luoghi !

E poi il degrado degli impianti olimpici, un degrado che ha assassinato ricordi personali e no, legati a quando Castello era il fiore all’occhiello dei Castelli Romani, dell’Italia ed era governato, protetto, valorizzato da persone per le quali oggi saremmo fortunati ad essere considerati l’ombra di una loro unghia; mi sbaglio ?   

E poi, vedendo la calca, la folla che sabato riempiva “ogni locale di ogni ordine e grado” nei quali per sederti devi pagare pure il supplemento, verrebbe da chiedersi:

  1. “Ma come fa Castel Gandolfo ad essere un comune povero con tutto questo turismo ?”
  2. “Come fa un Comune con un’“industria” così florida a non aver trovato i soldi per pubblicare ‘O Gnommero ?”
  3. “E’ possibile, ad esempio che con tutti gli introiti dei parcheggi non si riesca a tenere un minimo di decenza, di pulizia giù al lago ?”

 

CASTELLO

 

A Castello sono state cancellate tutte le sue secolari prerogative.

 

E’ stato gettato nella banalità !

 

Sbaglio a dire che è stato trasformato in una sorta di “protettorato” del Comune di Albano Laziale ?

 

Il Comando dei Vigili Urbani è situato in una frazione !

 

Non è più il “Vaticano II” di Woytjla, non è più il luogo di Alba Longa, non è più la capitale della canoa e del canottaggio.

 

Per visitare i Giardini Pontifici, il Palazzo Pontificio ora, noi Castellani dobbiamo pagare come se fossimo gli ultimi turisti di questo mondo. In quei luoghi, gentile Sindachessa venuta dalle frazioni, noi Castellani ci siamo cresciuti, eravamo di casa grazie al secolare rapporto di buon vicinato che ci legava al Vaticano, alla cortesia dei Direttori delle Ville Pontificie ma anche dei… PONTEFICI e scusi se è poco !

 

Le guide turistiche di tutto il mondo si riempiono la bocca illustrando le ricchezze di Castello ma, voi “amministratori comunali”, gentile Sindachessa, siete stati capaci di formare i giovani Castellani per fare quel LAVORO ?

 

Il Centro Storico è ormai un enorme “ristorante diffuso” senza anima, senza identità, senza FUTURO !!!!

 

I quartieri sono agglomerati, sono dormitori dove non ci sono punti di aggregazione per nessuno !

 

Ecco, in questo contesto deprimente, doloroso, inquietante io, Castellano vengo messo alla stessa stregua di un “fagottaro” domenicale.

 

 

 

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