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Febbraio 04
15:21 2021

Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Museo Morandi
via Don Minzoni 14 – Bologna

RE-COLLECTING. Morandi racconta. Tono e composizione nelle sue ultime nature morte
a cura di Giusi Vecchi
Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi
4 febbraio – 11 aprile 2021
Bologna, 4 febbraio 2021 – La temporanea chiusura per emergenza Cocid-19, ora superata con il
passaggio dell’Emilia Romagna in zona gialla, non ha fermato le attività di studio e riordino
delle collezioni permanenti e l’allestimento di focus espositivi nelle sedi dell’Istituzione
Bologna Musei.
Sul fronte delle mostre temporanee, al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e al Museo
Morandi prosegue RE-COLLECTING, ciclo ideato da Lorenzo Balbi, che approfondisce temi legati
alle collezioni, indagandone aspetti particolari e valorizzandone opere solitamente non visibili o
non più esposte da tempo, per offrire prospettive inusuali e proporre nuovi percorsi di senso.
Al Museo Morandi, dopo la rassegna dedicata ai Fiori, è ora allestita e visibile al pubblico
Morandi racconta. Tono e composizione nelle sue ultime nature morte a cura di Giusi
Vecchi, incentrata sul tema al quale Giorgio Morandi ha maggiormente legato la sua fama: la
natura morta, declinata nei suoi aspetti tonali e compositivi.
I 10 lavori in mostra appartengono tutti all’ultima stagione della ricerca artistica morandiana,
che va dal secondo dopoguerra agli anni Sessanta, caratterizzata da una cospicua produzione e
da una ricchezza creativa, che fa registrare un numero altissimo di nature morte (quasi
settecento) rispetto all’esiguo numero di paesaggi (poco più di cento).
La ragione è da ricercarsi nella lunga assenza dell’artista dalla residenza di villeggiatura di
Grizzana (dopo il 1944, vi ritornerà solo nel 1959) e nella sua tendenza ad approfondire e
indagare con maggiore rigore stilistico il tema delle variazioni. Come scrive Francesco
Arcangeli, “mai, forse, come in questi anni fra il ’45 e il ’50, Morandi è stato ‘pittore per la
pittura’”.
Questa fase matura della vicenda artistica morandiana vede affermarsi l’idea di serie e di
variante. Gli oggetti protagonisti dei dipinti del periodo, pur essendo sempre gli stessi cui il
maestro ricorre durante la sua vita (bottiglie, scatole, vasi etc.) risultano però investiti da
un’atmosfera carica di una più limpida tensione psicologica, rappresentati talora nella loro
suggestiva monumentalità oppure costretti in un’architettura in cui le forme si compenetrano e
si rincalzano, serrandosi in blocchi compatti al centro della tela. In altri casi i suoi modelli
vengono allineati o sfalsati di poco tra loro, quasi a scomparire l’uno dietro l’altro, colpiti da
2
una luce che si fa sempre più chiara e impalpabile. La materia pittorica si alleggerisce, tanto
quanto basta per vibrare di nuovi accordi tonali, che sfumano nelle diverse gradazioni di bianchi
e di grigi, giungendo, specie nei lavori più tardi, a una dissoluzione dei contorni degli oggetti
che, pur nello loro labile presenza, continuano ad affermare il valore dell’esistenza.
Guardando all’opera dell’artista bolognese, è fondamentale soffermarsi sulla componente
luministica delle sue creazioni. Tutti gli interpreti e i critici più attenti hanno sottolineato
come anche il colore in Morandi sia espressione di luce. Perfino quando le immagini sulla tela ci
appaiono severe e melanconiche, la luce penetra e trasforma la materia, divenendone
elemento essenziale, sostanza della sua pittura. Morandi lavora sulla percezione del nostro
occhio e attraverso il colore sfrutta queste sensazioni, definendo le forme dei suoi oggetti nelle
infinite tonalità e sfumature di vibrazioni di cui è capace e abile esecutore. Perciò la sua viene
detta “pittura tonale” ed è impresa impossibile definire quante gradazioni di grigi e di bruni
esistano nei fondi e nelle superfici dei suoi quadri o quante sfumature di verde nei suoi
paesaggi.
Il percorso espositivo della mostra dà pienamente ragione della profonda maturità artistica
raggiunta da Morandi ben espressa anche negli acquerelli, realizzati con maggiore assiduità
soprattutto a partire dal 1956. È proprio in questa tecnica che l’artista arriva all’estrema
semplificazione delle forme che, per la mancanza del piano d’appoggio, sembrano fluttuare
nello spazio, come fossero anime, presenze fantasmagoriche, impalpabili simulacri che si
rivelano nell’alternanza di pieni e vuoti.
Sono inoltre visibili materiali e documenti che accompagnano il visitatore nel cuore
dell’approccio compositivo morandiano, come la ricostruzione di una composizione con gli
oggetti e modelli originali, vasi di vetro con colore in polvere, la tavolozza con pennelli e colori
provenienti dall’atelier dell’artista, oltre a lettere, cartoline, riviste e fotografie normalmente
conservate nell’archivio del Museo Morandi.
Completa l’esposizione un video, realizzato grazie alla collaborazione di Lucia Luna Gallina, in
cui la curatrice Giusi Vecchi racconta la stagione creativa di Morandi oggetto del focus
espositivo.
Morandi racconta. Tono e composizione nelle sue ultime nature morte è accompagnata da
un’agile pubblicazione realizzata dall’ufficio editoriale dell’Area Arte Moderna e Contemporanea
dell’Istituzione Bologna Musei con un testo della curatrice e immagini delle opere, in
distribuzione gratuita.
Non appena le condizioni dell’emergenza sanitaria in corso lo consentiranno, inoltre, il museo
organizzerà un incontro con Mariella Gnani, restauratrice che da anni indaga l’opera di Morandi, per offrire al pubblico l’opportunità di osservare da vicino, tramite uno stereomicroscopio,
particolari delle tele del maestro e svelare così alcuni segreti della sua tecnica e dei suoi unici
impasti cromatici.
3
Opere e oggetti in mostra
Natura morta, 1956 (V.985)
olio su tela / oil on canvas
Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi
Natura morta, 1955 (V.971)
olio su tela / oil on canvas
Collezione / Collection Cristina e / and Giuliana Pavarotti
Provenienza / Provenance: Deposito in comodato gratuito da luglio 2011 / On free loan since
July 2011
Natura morta, 1956 (V.1013)
olio su tela / oil on canvas
Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi
Natura morta, 1957 (V.1049)
olio su tela / oil on canvas
Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi
Natura morta, 1958 (V.1082)
olio su tela / oil on canvas
Collezione privata / Private collection
Provenienza / Provenance: Deposito in comodato gratuito da febbraio 2008 / On free loan since
February 2008
Natura morta, 1951 (V.783)
olio su tela / oil on canvas
Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi
Natura morta, 1951 (V.788)
olio su tela / oil on canvas
Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi
Natura morta, 1957 (V.1025)
olio su tela / oil on canvas
Collezione privata / Private collection
Provenienza / Provenance: Deposito in comodato gratuito da dicembre 2013 / On free loan
since December 2013
4
Natura morta, 1959 (P.A. 1959/3)
acquerello su carta / watercolour on paper
Collezione privata / Private collection
Provenienza / Provenance: Deposito in comodato gratuito da giugno 2015 / On free loan since
June 2015
Natura morta, 1960 (P.1960/5)
acquerello su carta / watercolour on paper
Collezione / collection Enos e / and Alberto Ferri
Provenienza / Provenance: Deposito in comodato gratuito da marzo 2018 / On free loan since
March 2018
Scatole di cartone / Cardboard boxes
Istituzione Bologna Musei |Casa Morandi
Oggetto di latta / Tin object
Istituzione Bologna Musei | Casa Morandi
Bottiglia dipinta di bianco / White painted bottle
Istituzione Bologna Musei | Casa Morandi
Bottiglia dipinta di bianco / White painted bottle
Istituzione Bologna Musei | Casa Morandi
Tavolozza di Morandi / Morandi’s palette
Istituzione Bologna Musei | Casa Morandi
Vasi di colore in polvere / Pots of color powder
Istituzione Bologna Musei |Casa Morandi
Pentola di rame/ Copper pot
Istituzione Bologna Musei |Casa Morandi
Pennelli/ Brushes
Istituzione Bologna Musei |Casa Morandi
colori ad olio e ad acquerello/ oil and watercolor paints
Istituzione Bologna Musei |Casa Morandi
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Altre iniziative del ciclo RE-COLLECTING
Castagne matte
a cura di Caterina Molteni
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Collezione permanente
fino al 14 febbraio 2021
Castagne matte riflette sulla ritualità come dimensione sociale, religiosa e artistica. In un’epoca
caratterizzata da crisi ecologiche, sanitarie e politiche, mentre lo sviluppo tecnologico
permette l’affinamento di AI (artificial intelligences) capaci di analizzare grandi quantità di
dati e ampliare le capacità di problem solving umano, torna centrale una sensibilità basata su
credenze, ritualità intime e collettive che trovano i propri principi in un mondo “magico”,
capace di generare una nuova coscienza del sé e dell’ambiente vissuto. Dagli oggetti
scaramantici e alla creazione di feticci, dall’istituzione sociale di idoli religiosi ai riti collettivi
che oggi amplificano le rivendicazioni politiche, la mostra offre una riflessione sulla natura
della ritualità nel contemporaneo.
Contenere lo spazio
a cura di Sabrina Samorì
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Collezione permanente
4 marzo – 11 aprile 2021
Se per Aristotele lo spazio era concepito come la somma totale di tutti i luoghi occupati dai
corpi, con l’avvento del Covid-19 lo spazio assoluto – che contiene tutte le cose – e lo spazio
come “luogo interno” – posizione del corpo rispetto agli altri – sono stati profondamente alterati,
riducendo le dinamiche di convivenza e rapporti personali a mere limitazioni. Occupare o
oltrepassare un determinato spazio, oggi può comportare un rischio, per tale motivo gli spazi
comuni e i luoghi di passaggio sono stati completamente ripensati, con un impatto concreto
sulle nostre esistenze e i nostri tempi. Contenere lo spazio richiama termini quali contenimento
e contenitore e riflette sul concetto di spazio inteso sia come il vuoto fra i corpi sia come luogo
dove gli stessi convivono.
6
Morandi racconta. Il segno inciso, tratteggi e chiaroscuri
a cura di Lorenza Selleri
Museo Morandi
dal 16 aprile 2021
Partendo dalla domanda che spesso il pubblico si pone su che cosa sia un’acquaforte, il museo
propone una risposta attraverso un focus dedicato. Sarà possibile, infatti, ammirare un’accurata
scelta di fogli incisi da Giorgio Morandi, appartenenti alla collezione del museo e non solo,
accanto ai quali si potranno anche vedere gli strumenti necessari per la realizzazione di
un’acquaforte, una documentazione fotografica e alcune lettere.
Informazioni generali:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Museo Morandi
via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496611
Orari di apertura
martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, h 14.00 – 19.00
chiuso: sabato, domenica, lunedì e festivi
www.mambo-bologna.org
Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna
Instagram: @mambobologna
Twitter: @MAMboBologna
YouTube: MAMbo channel
Istituzione Bologna Musei
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei

Ufficio stampa Istituzione Bologna Musei
e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it
Elisa Maria Cerra – e-mail elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli –  e-mail silvia.tonelli@comune.bologna.it

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