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TECNOLOGIA E INVECCHIAMENTO

Febbraio 01
16:55 2021

Con le società che invecchiano demograficamente, l’assistente virtuale può svolgere un ruolo importante nell’invecchiamento attivo attraverso il monitoraggio del benessere dell’utente, la rilevazione precoce dei rischi e l’erogazione di servizi personalizzati in ambienti di vita intelligenti.

La rapida crescita della popolazione degli over 65 ha visto l’Italia, con un tasso di anzianità del 20,6%, essere il Paese più longevo d’Europa. Il progetto e-ViTA, frutto di una collaborazione tra Europa e Giappone, coglie questa sfida mettendo al centro le esigenze delle persone fragili. L’obiettivo è quello di permettere alle persone anziane, di rimanere indipendenti e attive, di gestire le loro attività quotidiane e di migliorare il loro benessere. Il progetto e-ViTA vede capofila  l’Università Siegen in Germania, e la partecipazione di 11 partner internazionali, tra i quali l’Università Politecnica delle Marche e la Società Engineering. Per tutti i dettagli si rimanda a: https://cordis.europa.eu/project/id/101016453/it

Raccogliendo dati da sensori installati in casa e/o indossati dall’utente e processati attraverso l’intelligenza artificiale, l’assistente virtuale fornirà supporto all’utente attraverso interazioni naturali con ologrammi 3D, avatar e tecnologie robotiche. Per una presentazione del Progetto si rimanda a: https://www.e-vita.coach/

Ad esempio, il sistema valuta i dati degli elettrodomestici intelligenti e, se necessario, può anche collegare dispositivi per la salute come sensori per la misura della pressione sanguigna o braccialetti per il fitness.Sulla base di tutte queste informazioni, l’assistente virtuale fornirà raccomandazioni personalizzate per gli anziani nelle diverse lingue dei paesi partecipanti. Ad esempio, l’assistente potrebbe ricordare alle persone di fare esercizio fisico regolarmente o di fare una passeggiata, leggere un libro o raccomandare eventi culturali – a seconda delle loro esigenze. Potrebbe anche aiutare le persone a parlare più facilmente con la famiglia o con gli amici, a mangiare più sano, o a fare rete con le comunità e i quartieri.

L’assistente virtuale e-ViTA verrà utilizzato in ambienti reali in Francia, Germania, Italia e Giappone per valutarne la fattibilità e l’efficacia, con l’obiettivo di stabilire standard e politiche comuni in Europa, Giappone e nel resto del mondo. In Italia il luogo di sperimentazione sarà l’INRCA di Ancona (Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani), anch’esso partner del progetto.

Il Progetto e-ViTA contribuisce a dare una risposta all’interrogativo di fondo: “quali aiuti può offrire la tecnologia alla persona che invecchia e con quali effetti?” La vecchiaia è una età particolare della vita, che presenta alcuni aspetti caratteristici; a partire dal fatto che si tratta dell’ultima stagione della vita stessa, al termine della quale c’è la morte. Più si invecchia infatti, più ci si avvicina alla morte. Ma è altrettanto vero che invecchiare è l’unica modalità per sfuggire alla morte, almeno alla morte prematura. Per questo invecchiare è la maggiore aspirazione dell’uomo, direttamente sovrapponibile al vivere. Soltanto chi vive a lungo infatti, sfuggendo alla morte, invecchia. Il primo sostegno allora che una persona chiede alla tecnologia è di essere aiutata a vivere a lungo. L’aiuto per vivere a lungo spesso si traduce in un aiuto per mantenere l’autonomia funzionale; un aiuto per rimediare agli eventuali deficit provocati da malattie invalidanti.

A questo punto emerge il tema della qualità della vita, in quanto non si può parlare di longevità, dimenticando i suoi contenuti qualitativi. Non basta infatti vivere a lungo, ma si chiede anche di vivere secondo parametri di qualità soddisfacenti e adeguati. Ma mentre la longevità si misura in anni di vita, considerando il semplice parametro dell’esistenza in vita, la qualità della vita implica un’analisi di contenuti, difficili da definire una volta per tutte, dove le dimensioni soggettive si intrecciano con quelle oggettive. Il tema del rapporto tra tecnologia e invecchiamento non è semplice, in quanto chiama in causa dimensioni etiche, filosofiche, culturali, sociali ed economiche di non facile definizione. Per un approfondimento si rimanda alla lettura degli atti del convegno “Tecnologia e Invecchiamento: scienza, strumenti e limiti”, Università di Padova, 26 Ottobre 2007. Tanto tempo fa, nel frattempo le diverse tecnologie hanno fatto passi da gigante, ma i principi di base sono sempre validi.

L’invecchiamento della popolazione è un tributo al successo della medicina, ma rivela, al tempo stesso, la debolezza e i limiti degli attuali approcci alla gestione della sanità. La medicina finora è stata ampiamente focalizzata nell’estendere gli anni della vita; poco è stato fatto per dare a questi anni una certa qualità. Forse l’innovazione tecnologica potrà dare il contributo mancante.

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