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SUCCESSI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI NELL’ANNO 2020

SUCCESSI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI  NELL’ANNO 2020
Gennaio 02
19:22 2021

Nel 2020 per via del Coronavirus si è parlato tantissimo di ricerca scientifica, di riviste scientifiche, scienziati e ricercatori, in modo del tutto eccezionale rispetto al solito, anche nei media di larga diffusione. Non tutti i successi scientifici e tecnologici dell’anno però hanno ricevuto la stessa attenzione: in tutto il mondo c’era molta attesa e trepidazione per le notizie sui vaccini, mentre annunci relativi ad altri campi sono stati trascurati. Nonostante ciò la scienza è andata avanti come pure l’innovazione tecnologica, e come da tradizione molte testate giornalistiche nel mese di Dicembre hanno proposto delle classifiche delle principali scoperte scientifiche e successi tecnologici relativi all’anno 2020. Ne riportiamo di seguito solo alcune.

Secondo la rivista scientifica Nature , 14 dicembre 2020, (notizia ripresa in Italia da FOCUS 30 dicembre 2020), vanno ricordate:

Materia e Antimateria: uno degli studi più complessi inserito nella classifica di Nature fornisce una possibile spiegazione alla prevalenza, nell’universo, della materia sull’antimateria.
Lampi radio: nell’ambito della fisica, una delle scoperte più importanti del 2020 riguarda i cosiddetti lampi radio veloci (Fast Radio Burst, FRB), ovvero degli impulsi radio transitori ad alta energia, di cui si è scoperta l’origine.
Buco dell’ozono: uno studio che riguarda molto da vicino la nostra salute, la situazione del buco dell’ozono. Lo studio citato da Nature è il primo ad attribuire i segni di miglioramento dell’ozonosfera agli effetti delle regole del protocollo di Montreal.   
La mappa degli alberi: grazie alle immagini ad alta risoluzione restituite da alcuni satelliti, si è riuscito per la prima volta a mappare circa 1,8 miliardi di alberi in oltre 1,3 milioni di chilometri quadrati, nelle regioni africane del Sahara occidentale e del Sahel.
Mosche schizzinose: cosa rende un animale selettivo (ovvero specialista) nella scelta di una risorsa alimentare? È la domanda a cui risponde uno studio pubblicato lo scorso marzo, che tramite la tecnologia di editing genetico CRISPR-cas9 (che è valsa il premio Nobel per la chimica alle sue scopritrici) è riuscita a comprendere come mai la Drosophila sechellia, una specie di mosca della frutta, si nutre solo del puzzolente frutto del gelso indiano, anche conosciuto con il nome di “noni”. 
Relazioni pericolose: non solo animali, galassie e natura, ma anche la storia dell’uomo, uno dei dieci studi citati da Nature riguarda la scoperta di un incesto inaspettato, avvenuto circa 5000 anni fa tra un fratello e una sorella, o tra un genitore e un figlio. 
Visioni atomiche: nell’ambito del microscopico, il 2020 ha visto la pubblicazione di due studi che riportano le immagini più nitide mai ottenute grazie alla microscopia elettronica, una tecnica che ha permesso di identificare con chiarezza i singoli atomi all’interno delle proteine.
Human Immunodeficiency Virus (HIV): l’HIV può nascondersi in forma “latente” nelle cellule del serbatoio virale, subendo poca o nessuna trascrizione e rimanendo così inosservato dal sistema immunitario. I trattamenti “schock and kill” mirano a invertire questa latenza e aumentare l’espressione genica virale (schock), rendendo le cellule del serbatoio virale vulnerabili all’eliminazione da parte del sistema immunnitario.
SARS-CoV-2 (COVID-19): due studi pubblicati su Science gettano luce su un fattore che determina la gravità della malattia: la mancanza di interferone di tipo I. Gli interferoni sono un gruppo di proteine prodotte dalle cellule per combattere un virus, la cui carenza potrebbe essere dovuta a mutazioni genetiche ereditarie o allo sviluppo di anticorpi che si legano agli interferoni e li “neutralizzano”. 

Secondo il National Geographic, 3 dicembre 2020, (notizia ripresa in italia dal giornale online il Post 20 dicembre 2020), vanno ricordate:

La materia più vecchia sulla Terra: è il meteorite chiamato Murchison che cadde in Australia nel settembre 1969: avrebbe un’età compresa tra i 4,6 e i 7 miliardi di anni, e sarebbe dunque più vecchio anche del Sole.
Due embrioni di tirannosauro: racchiusi in alcuni resti ossei di dinosauri trovati nel 1983 in un sito archeologico del Montana, Stati Uniti, e nel 2018 in uno dell’Alberta, Canada, avrebbero un’età compresa tra i 71 e i 75 milioni di anni.
Marte ronza, e non sappiamo bene perché: nel 2019 InSight, il lander della NASA dal 2018 su Marte, rilevò il primo terremoto marziano mai registrato. Successivamente registrò un lieve ma costante ronzio che sembra essere in qualche modo collegato ai terremoti ma di cui non si sa ancora l’origine.
Betelgeuse era meno luminosa del solito: tra l’ottobre del 2019 e lo scorso aprile 2020 Betelgeuse, una delle stelle più visibili dalla Terra, da cui dista circa 700 anni luce, era stata meno luminosa del solito, ora si pensa che il calo di luminosità sia stato causato da una “nuvola di polvere” .  
L’ultimo pasto di un nodosauride: nel 2011, in un giacimento di sabbie bituminose in Alberta (Canada), furono trovati i resti molto ben conservati di un dinosauro di 110 milioni di anni. La scoperta del 2020 riguarda il fatto che all’interno dei resti è stato trovato e analizzato l’ultimo pasto dell’animale, fossilizzato.
La seconda più grande epidemia di Ebola è finita: questa non è propriamente una scoperta, ma un importante risultato dei progressi scientifici, il 25 giugno 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato la fine di un’epidemia di Ebola.
Il più antico cranio di Homo erectus: nel 2015 Jesse Martin e Angeline Leece, due studenti australiani impegnati nella ricerca di fossili nella miniera di Drimolen, vicino a Johannesburg, in Sudafrica, trovarono i resti di un cranio. Un articolo pubblicato da Science certifica che sono i più antichi resti di un cranio di Homo erectus, una specie umana vissuta tra 2 milioni e 108mila anni fa..
DNA di dinosauro?: studiando dei fossili ben conservati risalenti a 70 milioni di anni fa, un gruppo di scienziati è riuscito a individuare forme che potrebbero essere cromosomi e nuclei cellulari in alcuni resti di Hypacrosaurus stebingeri, una specie di dinosauri. 
Forse siamo arrivati nelle Americhe prima di quanto pensassimo: la datazione di alcuni manufatti di pietra trovati in un sito archeologico in Messico – come punte di lancia e rocce scheggiate – suggerisce che già 30mila anni fa ci fossero degli umani nel continente americano, lo ha spiegato un articolo pubblicato su Nature nell’estate 2020. 
Una barriera corallina più alta dell’Empire State Building: una spedizione dello Schmidt Ocean Institute, un ente di ricerca che si occupa di oceanografia, dedicata allo studio della grande barriera corallina, a nord-est dell’Australia, ha trovato una formazione di corallo, simile a una torre, alta circa 500 metri.

Gli esperti del  World Economic Forum e di Scientific American hanno stilato una lista delle dieci tecnologie emerse durante il 2020, Top 10 Emerging Technologies 2020 (notizia ripresa in Italia dal giornale online Life, 31 Dicembre 2020),  che avrebbero il maggior potenziale per trasformare positivamente la società e l’industria, citatamente:

Microaghi per iniezioni e test indolori: la rivoluzione dei microaghi consiste nella capacità di eseguire iniezioni e analisi del sangue indolore.
La chimica solare ed ecologica: un nuovo approccio utilizza la luce solare per convertire l’anidride carbonica di scarto in sostanze chimiche utili per la salute umana e il comfort (come metanolo, formaldeide e acido formico, importanti nella produzione di adesivi, schiume, compensato, mobili, pavimenti e disinfettanti).
Pazienti virtuali: la “medicina in silico” permette di sfruttare organi o sistemi corporei virtuali per prevedere come una persona reale risponderà alle terapie.
L‘elaborazione spaziale: consentirà in un futuro non troppo lontano di far convergere mondo fisico e digitale, per esempio l’elaborazione spaziale potrebbe permettere di accendere le luci quando una persona sulla sedia a rotelle si sposta. O permettere alla sedia di rallentare se il gatto incrocia il suo cammino.
Terapie digitali per diagnosi e cura: possono sia migliorare le cure mediche tradizionali sia supportare i pazienti quando l’accesso all’assistenza sanitaria è limitato (come si è verificato con la pandemia da Covid-19).
Aerei elettrici: gli aeroplani con motori di propulsione elettrica potrebbero essere una soluzione al problema del traffico aereo, eliminando le emissioni dirette di carbonio, riducendo i costi del carburante fino al 90%, la manutenzione fino al 50% e il rumore di quasi il 70%.
Cemento sostenibile: attualmente vengono prodotti 4 miliardi di tonnellate di cemento ogni anno, ma a causa della crescente urbanizzazione, si prevede che tale cifra salirà a 5 miliardi di tonnellate nei prossimi 30 anni. La produzione di cemento crea fino all’8% del totale globale di anidride carbonica prodotta dall’uomo.
Rilevamento quantistico: i sensori quantistici potrebbero trasformare la nostra vita quotidiana, abilitando veicoli autonomi in grado di “vedere” dietro gli angoli, sistemi di navigazione subacquea, sistemi di allerta precoce per attività vulcanica e terremoti e scanner portatili che monitorano l’attività cerebrale di una persona durante la vita quotidiana.
Idrogeno verde: fornisce energia a zero emissioni di carbonio. Viene prodotto attraverso l’elettrolisi, in cui le macchine scindono l’acqua in idrogeno e ossigeno, senza altri sottoprodotti. Storicamente, l’elettrolisi richiedeva così tanta elettricità che non aveva molto senso produrre idrogeno in questo modo. La situazione sta cambiando grazie alla disponibilità di quantità significative di elettricità rinnovabile in eccesso ed elettrolizzatori più efficienti.
Sintesi dell’intero genoma umano: i miglioramenti nella tecnologia e nel software di sintesi del genoma stanno rendendo possibile la stampa e la modifica di aree sempre più grandi di materiale genetico. Molti scienziati stanno puntando a scrivere genomi più grandi, come quelli di piante, animali e esseri umani.

Queste sono soltanto tre, tra le tante classificazioni di scoperte scientifiche e tecnologiche del 2020. Non c’è che da scegliere per le future generazioni. Molto utili per decidere come orientarsi tra le tante offerte di indirizzo di studio. “L’azione di orientare è un atto educativo che si pone come obiettivo quello di rendere i ragazzi consapevoli di sé e della realtà che li circonda, in vista di una scelta così importante come quella che deve compiere lo studente di scuola media al termine del secondo ciclo di studi” (IISS Cesare Battisti – orientamento in entrata).

E per concludere, il prossimo 16 Gennaio, Velletri 2030 organizza il Webinar “Alla scoperta del computer quantistico“. Una ottima occasione per orientarsi. Nei prossimi giorni la Locandina con tutti i dettagli.

Sandro Bologna
Presidente

Ai Partecipanti Velletri 2030,

Nel 2020 per via del Coronavirus si è parlato tantissimo di ricerca scientifica, di riviste scientifiche, scienziati e ricercatori, in modo del tutto eccezionale rispetto al solito, anche nei media di larga diffusione. Non tutti i successi scientifici e tecnologici dell’anno però hanno ricevuto la stessa attenzione: in tutto il mondo c’era molta attesa e trepidazione per le notizie sui vaccini, mentre annunci relativi ad altri campi sono stati trascurati. Nonostante ciò la scienza è andata avanti come pure l’innovazione tecnologica, e come da tradizione molte testate giornalistiche nel mese di Dicembre hanno proposto delle classifiche delle principali scoperte scientifiche e successi tecnologici relativi all’anno 2020. Ne riportiamo di seguito solo alcune.

Secondo la rivista scientifica Nature , 14 dicembre 2020, (notizia ripresa in Italia da FOCUS 30 dicembre 2020), vanno ricordate:

Materia e Antimateria: uno degli studi più complessi inserito nella classifica di Nature fornisce una possibile spiegazione alla prevalenza, nell’universo, della materia sull’antimateria.
Lampi radio: nell’ambito della fisica, una delle scoperte più importanti del 2020 riguarda i cosiddetti lampi radio veloci (Fast Radio Burst, FRB), ovvero degli impulsi radio transitori ad alta energia, di cui si è scoperta l’origine.
Buco dell’ozono: uno studio che riguarda molto da vicino la nostra salute, la situazione del buco dell’ozono. Lo studio citato da Nature è il primo ad attribuire i segni di miglioramento dell’ozonosfera agli effetti delle regole del protocollo di Montreal.   
La mappa degli alberi: grazie alle immagini ad alta risoluzione restituite da alcuni satelliti, si è riuscito per la prima volta a mappare circa 1,8 miliardi di alberi in oltre 1,3 milioni di chilometri quadrati, nelle regioni africane del Sahara occidentale e del Sahel.
Mosche schizzinose: cosa rende un animale selettivo (ovvero specialista) nella scelta di una risorsa alimentare? È la domanda a cui risponde uno studio pubblicato lo scorso marzo, che tramite la tecnologia di editing genetico CRISPR-cas9 (che è valsa il premio Nobel per la chimica alle sue scopritrici) è riuscita a comprendere come mai la Drosophila sechellia, una specie di mosca della frutta, si nutre solo del puzzolente frutto del gelso indiano, anche conosciuto con il nome di “noni”. 
Relazioni pericolose: non solo animali, galassie e natura, ma anche la storia dell’uomo, uno dei dieci studi citati da Nature riguarda la scoperta di un incesto inaspettato, avvenuto circa 5000 anni fa tra un fratello e una sorella, o tra un genitore e un figlio. 
Visioni atomiche: nell’ambito del microscopico, il 2020 ha visto la pubblicazione di due studi che riportano le immagini più nitide mai ottenute grazie alla microscopia elettronica, una tecnica che ha permesso di identificare con chiarezza i singoli atomi all’interno delle proteine.
Human Immunodeficiency Virus (HIV): l’HIV può nascondersi in forma “latente” nelle cellule del serbatoio virale, subendo poca o nessuna trascrizione e rimanendo così inosservato dal sistema immunitario. I trattamenti “schock and kill” mirano a invertire questa latenza e aumentare l’espressione genica virale (schock), rendendo le cellule del serbatoio virale vulnerabili all’eliminazione da parte del sistema immunnitario.
SARS-CoV-2 (COVID-19): due studi pubblicati su Science gettano luce su un fattore che determina la gravità della malattia: la mancanza di interferone di tipo I. Gli interferoni sono un gruppo di proteine prodotte dalle cellule per combattere un virus, la cui carenza potrebbe essere dovuta a mutazioni genetiche ereditarie o allo sviluppo di anticorpi che si legano agli interferoni e li “neutralizzano”. 

Secondo il National Geographic, 3 dicembre 2020, (notizia ripresa in italia dal giornale online il Post 20 dicembre 2020), vanno ricordate:

La materia più vecchia sulla Terra: è il meteorite chiamato Murchison che cadde in Australia nel settembre 1969: avrebbe un’età compresa tra i 4,6 e i 7 miliardi di anni, e sarebbe dunque più vecchio anche del Sole.
Due embrioni di tirannosauro: racchiusi in alcuni resti ossei di dinosauri trovati nel 1983 in un sito archeologico del Montana, Stati Uniti, e nel 2018 in uno dell’Alberta, Canada, avrebbero un’età compresa tra i 71 e i 75 milioni di anni.
Marte ronza, e non sappiamo bene perché: nel 2019 InSight, il lander della NASA dal 2018 su Marte, rilevò il primo terremoto marziano mai registrato. Successivamente registrò un lieve ma costante ronzio che sembra essere in qualche modo collegato ai terremoti ma di cui non si sa ancora l’origine.
Betelgeuse era meno luminosa del solito: tra l’ottobre del 2019 e lo scorso aprile 2020 Betelgeuse, una delle stelle più visibili dalla Terra, da cui dista circa 700 anni luce, era stata meno luminosa del solito, ora si pensa che il calo di luminosità sia stato causato da una “nuvola di polvere” .  
L’ultimo pasto di un nodosauride: nel 2011, in un giacimento di sabbie bituminose in Alberta (Canada), furono trovati i resti molto ben conservati di un dinosauro di 110 milioni di anni. La scoperta del 2020 riguarda il fatto che all’interno dei resti è stato trovato e analizzato l’ultimo pasto dell’animale, fossilizzato.
La seconda più grande epidemia di Ebola è finita: questa non è propriamente una scoperta, ma un importante risultato dei progressi scientifici, il 25 giugno 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato la fine di un’epidemia di Ebola.
Il più antico cranio di Homo erectus: nel 2015 Jesse Martin e Angeline Leece, due studenti australiani impegnati nella ricerca di fossili nella miniera di Drimolen, vicino a Johannesburg, in Sudafrica, trovarono i resti di un cranio. Un articolo pubblicato da Science certifica che sono i più antichi resti di un cranio di Homo erectus, una specie umana vissuta tra 2 milioni e 108mila anni fa..
DNA di dinosauro?: studiando dei fossili ben conservati risalenti a 70 milioni di anni fa, un gruppo di scienziati è riuscito a individuare forme che potrebbero essere cromosomi e nuclei cellulari in alcuni resti di Hypacrosaurus stebingeri, una specie di dinosauri. 
Forse siamo arrivati nelle Americhe prima di quanto pensassimo: la datazione di alcuni manufatti di pietra trovati in un sito archeologico in Messico – come punte di lancia e rocce scheggiate – suggerisce che già 30mila anni fa ci fossero degli umani nel continente americano, lo ha spiegato un articolo pubblicato su Nature nell’estate 2020. 
Una barriera corallina più alta dell’Empire State Building: una spedizione dello Schmidt Ocean Institute, un ente di ricerca che si occupa di oceanografia, dedicata allo studio della grande barriera corallina, a nord-est dell’Australia, ha trovato una formazione di corallo, simile a una torre, alta circa 500 metri.

Gli esperti del  World Economic Forum e di Scientific American hanno stilato una lista delle dieci tecnologie emerse durante il 2020, Top 10 Emerging Technologies 2020 (notizia ripresa in Italia dal giornale online Life, 31 Dicembre 2020),  che avrebbero il maggior potenziale per trasformare positivamente la società e l’industria, citatamente:

Microaghi per iniezioni e test indolori: la rivoluzione dei microaghi consiste nella capacità di eseguire iniezioni e analisi del sangue indolore.
La chimica solare ed ecologica: un nuovo approccio utilizza la luce solare per convertire l’anidride carbonica di scarto in sostanze chimiche utili per la salute umana e il comfort (come metanolo, formaldeide e acido formico, importanti nella produzione di adesivi, schiume, compensato, mobili, pavimenti e disinfettanti).
Pazienti virtuali: la “medicina in silico” permette di sfruttare organi o sistemi corporei virtuali per prevedere come una persona reale risponderà alle terapie.
L‘elaborazione spaziale: consentirà in un futuro non troppo lontano di far convergere mondo fisico e digitale, per esempio l’elaborazione spaziale potrebbe permettere di accendere le luci quando una persona sulla sedia a rotelle si sposta. O permettere alla sedia di rallentare se il gatto incrocia il suo cammino.
Terapie digitali per diagnosi e cura: possono sia migliorare le cure mediche tradizionali sia supportare i pazienti quando l’accesso all’assistenza sanitaria è limitato (come si è verificato con la pandemia da Covid-19).
Aerei elettrici: gli aeroplani con motori di propulsione elettrica potrebbero essere una soluzione al problema del traffico aereo, eliminando le emissioni dirette di carbonio, riducendo i costi del carburante fino al 90%, la manutenzione fino al 50% e il rumore di quasi il 70%.
Cemento sostenibile: attualmente vengono prodotti 4 miliardi di tonnellate di cemento ogni anno, ma a causa della crescente urbanizzazione, si prevede che tale cifra salirà a 5 miliardi di tonnellate nei prossimi 30 anni. La produzione di cemento crea fino all’8% del totale globale di anidride carbonica prodotta dall’uomo.
Rilevamento quantistico: i sensori quantistici potrebbero trasformare la nostra vita quotidiana, abilitando veicoli autonomi in grado di “vedere” dietro gli angoli, sistemi di navigazione subacquea, sistemi di allerta precoce per attività vulcanica e terremoti e scanner portatili che monitorano l’attività cerebrale di una persona durante la vita quotidiana.
Idrogeno verde: fornisce energia a zero emissioni di carbonio. Viene prodotto attraverso l’elettrolisi, in cui le macchine scindono l’acqua in idrogeno e ossigeno, senza altri sottoprodotti. Storicamente, l’elettrolisi richiedeva così tanta elettricità che non aveva molto senso produrre idrogeno in questo modo. La situazione sta cambiando grazie alla disponibilità di quantità significative di elettricità rinnovabile in eccesso ed elettrolizzatori più efficienti.
Sintesi dell’intero genoma umano: i miglioramenti nella tecnologia e nel software di sintesi del genoma stanno rendendo possibile la stampa e la modifica di aree sempre più grandi di materiale genetico. Molti scienziati stanno puntando a scrivere genomi più grandi, come quelli di piante, animali e esseri umani.

Queste sono soltanto tre, tra le tante classificazioni di scoperte scientifiche e tecnologiche del 2020. Non c’è che da scegliere per le future generazioni. Molto utili per decidere come orientarsi tra le tante offerte di indirizzo di studio. “L’azione di orientare è un atto educativo che si pone come obiettivo quello di rendere i ragazzi consapevoli di sé e della realtà che li circonda, in vista di una scelta così importante come quella che deve compiere lo studente di scuola media al termine del secondo ciclo di studi” (IISS Cesare Battisti – orientamento in entrata).

E per concludere, il prossimo 16 Gennaio, Velletri 2030 organizza il Webinar “Alla scoperta del computer quantistico“. Una ottima occasione per orientarsi. Nei prossimi giorni la Locandina con tutti i dettagli.

 

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