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INTELLIGENZA ARTIFICIALE E BLOCKCHAIN: LE STRATEGIE ITALIANE

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E BLOCKCHAIN: LE  STRATEGIE ITALIANE
Luglio 10
11:04 2020

Progettare il futuro significa anche imparare a conoscere le potenzialità delle tecnologie disponibili e il loro possibile contributo per renederci più agevole la vita quotidiana. Ce ne siamo resi conto all’insorgere della pandemia Coronavirus, quando la maggioranza della popolazione ha preso atto dell’importanza delle infrastrutture digitali, fino ad allora considerate alla stregua di infrastrutture per attività ludiche più che veri e propri strumenti di lavoro. Vanno in questa direzione due Documenti resi disponibili in questi giorni dal Ministero dello Sviluppo Economico, rivolti a cercare di definire una strategia nazionale per le tecnologie di Intelligenza Artificiale e Blockchain.

La strategia nazionale in tema di Intelligenza Artificiale (IA) acquista oggi significati nuovi: da un lato IA e le tecnologie collegate (come i big data, il 5G e l’Internet delle Cose) possono regalare al nostro Paese nuove possibilità per acquisire il grado di resilienza necessario a fronteggiare shock futuri, sia che si tratti di pandemie che di rischi di altro tipo. Per altri versi, oltre a proteggere e preparare il nostro Paese di fronte al rischio, la tecnologia digitale può aiutare l’Italia a compiere un salto, una trasformazione verso livelli di efficienza e sostenibilità altrimenti impensabili.

Ma che cos’è l’Intelligenza Artificiale? Non è una singola tecnologia mirata a riprodurre l’intelligenza umana, ma piuttosto una famiglia di tecnologie che spaziano dalla rappresentazione della conoscenza al ragionamento automatico che sottende aree quali la pianificazione e il supporto decisionale, fino alla percezione e all’apprendimento automatico.

E’ questo il soggetto del Rapporto “Proposte per una Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale ( PDF ), rilasciato nella sua versione definitiva lo scorso 2 Luglio dal Ministero dello Sviluppo Economico e frutto di un Gruppo di Lavoro che ha lavorato per circa due anni. A fronte della pandemia, di un tessuto industriale da rivitalizzare e di un’emergenza sociale che si presenta quasi impossibile da fronteggiare, l’Italia ha la possibilità di ritrovarsi come sistema-paese in grado di governare la tecnologia digitale e utilizzarla per modernizzare l’amministrazione pubblica, per semplificare e migliorare la vita delle persone, per tutelare i lavoratori, rilanciare le imprese e proteggere il territorio.

La Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale si basa su tre Pilastri principali:

  • IA per l’essere umano: l’obiettivo è definire iniziative relativa alla sicurezza, alla PA, alla salute, alla medicina, all’istruzione, verso le nuove competenze, il lavoro, le digital humanities, i media e l’industria culturale e creativa;
  • IA per un ecosistema digitale affidabile, produttivo e sostenibile, con particolare attenzione alle politiche industriali per il settore manifatturiero (Industria 4.0), la promozione della robotica e dei sistemi autonomi, il software, l’elaborazione dei dati, l’Internet delle Cose, la finanza, la farmaceutica e biotech;
  • IA per lo sviluppo sostenibile, con azioni relative alla protezione ambientale e le infrastrutture vitali, come le smart cities, i trasporti, l’agrifood e lo spazio.

Gran parte del Documento è poi dedicato alla descrizione di dieci Raccomandazioni principali e un insieme di Raccomandazioni specifiche per ognuno dei Pilastri principali.

Uno dei partecipanti al Gruppo di Lavoro è stato Paolo Benanti, docente di etica delle tecnologie,neuroetica, bioetica e teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Paolo Benanti è stato ospite della città di Velletri lo scorso 6 Dicembre 2019, nell’ambito degli Incontri dell’Avvento 2019, una serie di incontri organizzati dal Colleggio dei Parroci di Velletri presso la cattedrale di San Clemente, dove ha tenuto un interessante Seminario dal titolo “Una Vita d’Amore per un Amore di Vita”. Il Seminario, tenuto alla presenza del Vescovo della Diocesi di Velletri – Segni, Vincenzo Apicella, ha visto una limitata partecipazione da parte della cittadinanza. Peccato! Paolo Benanti cura anche un blog dove sono trattati problemi di etica derivanti dalla diffusione delle nuove tecnologie.

L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile identifica, tra gli Obiettivi per lo Sviluppo, la necessità di garantire modelli sostenibili di produzione e consumo. In tale contesto si colloca la necessità di promuovere un cambio di paradigma verso l’adozione di modelli di economia circolare in grado di favorire da un lato un uso consapevole delle risorse naturali, dall’altro l’adozione di modelli di consumo centrati sulla riduzione degli sprechi, il riciclo ed il riutilizzo dei prodotti o, piuttosto, sulla condivisione dei beni e la massimizzazione della loro capacità di utilizzo. Le tecnologie Blockchain possono giocare un ruolo importante nell’economia circolare per la definizione e abilitazione di modelli sostenibili di produzione e consumo in grado di indirizzare gli interessi di tutti gli attori dell’ecosistema, e in particolare del cittadino/consumatore, verso la loro introduzione a tutela dell’ambiente.

Ma cosa sono le “tecnologie Blockchain”? Anche se difficile da codificare in una definizione, generalmente si intende un insieme di tecnologie, in cui il registro è strutturato come una catena di blocchi contenenti le transazioni e il consenso è distribuito su tutti i nodi della rete. Tutti i nodi possono partecipare al processo di validazione delle transazioni da includere nel registro. Per gli informatici è un database distribuito che permette una gestione dei dati in termini di verifica e di autorizzazione senza che sia necessaria una autorità centrale. L’applicazione più nota è il Bitcoin, la piattaforma che nel 2009 ha dato vita alla prima criptovaluta.

Con questa premessa, da oltre un anno è operativo presso il Ministero dello Sviluppo Economico un Gruppo di Lavoro formato da esperti delle tecnologie Blockchain. Il Gruppo di Lavoro ha rilasciato il Documento “Proposte per una strategia italiana in materia di tecnologie basate su registri condivisi e Blockchain”, recanti le linee guida da seguire per permettere lo sviluppo e la diffusione di questa tecnologia, definiscono il contesto di riferimento della strategia nazionale e si propongono di offrire un valido contributo al dibattito europeo. Nel Documento redatto dal gruppo di esperti si formulano, sulla base delle analisi e delle osservazioni svolte, un insieme di raccomandazioni che si ritengono necessarie a favorire una adozione di massa di queste tecnologie, indicando priorità e direzioni su cui focalizzare sostegno finanziario, attività formativa ed informativa, definizione e sviluppo del quadro regolamentatorio tenendo conto dei possibili scenari evolutivi di questa tecnologia.

La sintesi del Documento redatto dagli esperti è attualmente in consultazione pubblica, dal 18 giugno al 20 luglio 2020, al fine di raccogliere osservazioni, suggerimenti o ulteriori elementi utili per un affinamento della strategia. Al termine del periodo di consultazione il Governo completerà la redazione della strategia nazionale per la Blockchain. Per tutti i dettagli, scaricare il Documento e partecipare alla consultazione pubblica si rimanda al sito https://www.mise.gov.it/index.php/it/consultazione-blockchain#documento

Anche per le tecnologie Blockchain, Velletri 2030 ha cercato di sensibilizzare la popolazione in diverse occasioni. Il tema è stato sollevato in occasione dell’incontro con i Candidati a Sindaco di sabato 19 Maggio 2018, e successivamente trattato in un Seminario specifico di sabato 15 Settembre 2018, nel tentativo di mettere insieme un Gruppo di Lavoro. Tentativo fallito, anche per scarso interesse da parte di coloro che dovrebbero essere più interessati, a nostro parere le nuove generazioni che aspirano al conseguimento di una laurea STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).

Le Linee Guida citate rappresentano due esempi dell’Italia che cerca di stare al passo con le sfide del futuro prossimo. Non importa se la popolazione locale sarà più o meno favorevole all’introduzione di queste tecnologie, esse sono già tra noi e l’Amministrazione non potrà evitare di tenerne conto nella elaborazione di una visione di futuro. Nella speranza che le Linee Guida in oggetto trovino un vasto interesse tra i tanti giovani che frequentano le scuole di Velletri e partecipano alla definizione del futuro della Comunità, auguriamo a tutti una Buona lettura.

Sandro Bologna
Presidente Velletri2030
https://www.velletri2030.it
https://www.facebook.com/velletri2030/

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