ANCORA SULLE LETTERE DELL’ACEA
A seguito dell’articolo in cui si menzionavano le lamentele degli utenti dell’ACEA circa una lettera secondo cui venivano richiesti di fornire dati in possesso dei Comuni, è stata inviata una lettera al sindaco di Albano Laziale.
Il sindaco ha prontamente risposto che “molte delle cose osservate, sono condivisibili. A tale proposito sarà mia cura valutare la modalità più opportuna per segnalarle, non ultimo quella di farne oggetto di specifico intervento durante la prossima conferenza dei sindaci di Acea Ato2.”
Nella replica al sindaco veniva scritto “Confido che il suo autorevole intervento presso l’ACEA Ato2 a tutela dei cittadini di Albano, e verosimilmente di altri Comuni, conduca alla soluzione del problema. Mi permetto di suggerirle di valutare il provvedimento dell’ACEA sotto il profilo giuridico, ben prima della prossima conferenza dei sindaci di ACEA Ato2, così da indurre in tempi stretti la Società a rivedere le proprie posizioni sulla base di possibili contestazioni di natura sostanziale e formale del provvedimento. E’ verosimile infatti che nei tempi brevi la Società proceda addebitando agli utenti cifre superiori al dovuto e l’esperienza mostra che i rimborsi avvengono in tempi lunghi e con difficoltà burocratiche.”
La lettera non ha ancora ricevuto risposta. Insomma, i sindaci se la sentono di mettere l’ACEA di fronte alle proprie responsabilità e, se necessario, procedere utilizzando tutti gli strumenti di tutela dei cittadini disponibili? Finora regna il silenzio.
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