15° Festival Moreschi: “L’Ultimo castrato e la vocalità nel tempo”
Le foto sono opera di Alessandro Barresi al quale rivolgiamo un ringraziamento
Il 10 giugno 2023 il pubblico è intervenuto per assistere al Festival Moreschi, un tradizionale evento che, interrotto a causa della pandemia da Covid protrattasi per oltre due anni, è tornato a Monte Compatri per la sua 15a edizione organizzata dall’Associazione Alessandro Moreschi con il contributo del Photo Club Controluce, del Comune di Monte Compatri e di Chorus Inside International, nonché con il patrocinio della Regione Lazio, della Comunità Montana, del Parco dei Castelli Romani, di Chorus Inside Lazio e di Federcori . Occorre ringraziare anche, per il gentile contributo, il Bar La passeggiata, la Macelleria Roiati, il Bar Europa e Pizza ‘n Piazza.
Con questo evento si è inteso ricordare, ancora una volta, un concittadino che, con la sua arte, ha contribuito alla cultura del comune di Monte Compatri, del territorio dei Castelli Romani e dell’Italia tutta. Il suo ricordo va ad affiancarsi a quello di altri personaggi che hanno offerto la propria arte come esempio per le giovani generazioni.
La manifestazione, titolata ”l’Ultimo castrato e la vocalità nel tempo” si è svolta nell’arco di due giornate.
La prima giornata ci ha visto ospiti nel meraviglioso e mistico Santuario di San Silvestro ricco di storia e suggestione.
Il Festival è iniziato con una relazione presentata dal prof. Luca Trombetta, specializzato in musica antica, il quale ha dato un rapido affresco dell’epoca con al centro le figure dei castrati.
Subito dopo il Coro polifonico amatoriale “Alessandro Moreschi”, che da oltre 22 anni opera sul territorio di Monte Compatri con l’intento di diffondere la conoscenza del repertorio corale, ha eseguito un concerto con un repertorio improntato su esecuzioni di compositori classici e contemporanei ma prevalentemente del periodo Barocco, dal 1600-1700: Lully, Vivaldi, Bach. In quel periodo i castrati ebbero maggior fama, sino al loro declino a fine ottocento quando i ruoli operistici, in precedenza esclusiva dei castrati, furono necessariamente sostituiti con la voce femminile.
Gli ospiti della serata sono stati: la soprano Maria Tomassi (la cui vocalità ha permesso di affrontare vari stili ed epoche), l’orchestra “John Cabot Chamber”, punto di riferimento per la divulgazione di autori inediti, con la direzione artistica di Adriano Ancarani, il Basso continuo M° Armando Pinci, il tutto sotto la direzione del nuovo direttore del Coro, M° Adele Rossi.
Il concerto si è aperto con Voy ma Climene, un brano tratto da Le Bourgeois gentilhomme, una comédie-ballet su testo di Moliere e musiche di Jean-Baptiste Lully , per coro a voci pari ed orchestra. È seguita la prima sezione tratta dal Gloria RV589 di Vivaldi per coro misto ed orchestra. Poi il pubblico ha ascoltato Peace di Bridge, un brano dedicato alla Pace, per Coro, pianoforte, violoncello e oboe. Dopo Chaconne des Scaramouches, un brano orchestrale tratto da Le Bourgeois gentilhomme di Lully, il soprano Maria Tomassi ha cantato Nulla in mundo pax sincera di Vivaldi, mottetto RV 630 per soprano ed archi.
Per orchestra e coro il pubblico ha ascoltato l’Ave Maria, detta di Caccini, di Vailov, il corale Jesus bleibet meine freude di Bach e il mottetto Ave Verum di Mozart
L’orchestra poi ha eseguito il brano di Lully Marche pour la cérémonie des turcs e il Coro ha omaggiato Morricone cantando Se tu fossi nei miei occhi, un brano adattato per coro, pianoforte e violoncello, tratto dal film Nuovo cinema paradiso.
A seguire, il concerto si è concluso con il Beatus Vir RV 598, che Vivaldi scrisse inizialmente per voci bianche e che il Coro ha eseguito con l’accompagnamento di soli, archi e basso continuo.
Al termine sono stati rivolti i ringraziamenti finali a chi ha contribuito per la realizzazione di questo evento, a chi lo ha patrocinato e a chi lo ha ospitato ma, soprattutto, al pubblico che lo ha sostenuto con la presenza e il calore. Inoltre, sono stati ringraziati i protagonisti della serata con la consegna ad ognuno di una targa per riconoscenza e di un omaggio floreale alle signore.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto al M° Adele Rossi, valente direttore del Coro Moreschi e impeccabile direttore artistico del Festival.
Il sindaco di Monte Compatri Francesco Ferri e la delegata Francesca Vinci hanno rivolto un apprezzamento per la manifestazione e hanno salutato il pubblico.
La seconda e ultima giornata ha riguardato la Rassegna corale “La vocalità nel tempo” che si è svolta domenica 11 giugno 2023 nel Duomo dell’Assunta. Gli ospiti sono stati l’“Ensemble Butterfly – Giuseppe Pignatelli” e la “Cappella di Santa Maria in Via”.
Dopo il benvenuto ai due Cori ospitati – dato dal Coro polifonico amatoriale “Alessandro Moreschi” – l’“Ensemble Butterfly Giuseppe Pignatelli”, diretta dal M° Luigi Ginesti e costituita da un gruppo corale tutto al femminile accompagnato da un gruppo di strumentisti, si è esibita presentando un repertorio ampio:
Ave Maria Stella, un mottetto sacro di Lorenzo Perosi. Dalla Madama Butterfly, il famoso Coro a bocca chiusa di Giacomo Puccini. La vergine degli angeli, l’inno religioso che chiude il finale del secondo atto de La forza del destino di Giuseppe Verdi. Il mottetto sacro Jesu Rex admirabilis di G.P. da Palestrina. Il Laudate Dominum dalla composizione corale sacra Vesperae solennes de confessore scritta da W.A. Mozart. Il mottetto per coro misto Ave verum corpus di W.A. Mozart. L’inno sacro Stella coeli scritto da J.M. Haydn. L’Ave Maria, una preghiera alla vergine scritta da Giuseppe De Marzi.
Subito dopo si è esibita la “Cappella musicale di Santa Maria in Via”, diretta dal nostro illustre concittadino M° Luigi Ciuffa, che ha magistralmente eseguito a cappella il Kyrie – Gloria – Sanctus et Benedictus – Agnus Dei I – Agnus Dei II dalla “Missa Ut re mi fa sol la” di Giovanni Pierluigi da Palestrina con le voci soliste Maria Chiara Forte, Adele Rossi, Concetta Galatà, Edoardo Boccoli e Paolo Perone.
Il gran finale dell’evento è stata l’esecuzione del Sicut cervus di G.P. da Palestrina diretta dal M° Luigi Ciuffa che ha guidato i tre gruppi polifonici riuniti.
Anche questa volta, al termine delle esecuzioni, ringraziamenti finali a chi ha contribuito per la realizzazione di questo evento, a chi lo ha patrocinato e a chi lo ha ospitato ma, soprattutto, al pubblico che lo ha sostenuto con la presenza e il calore. Inoltre, sono stati ringraziati i protagonisti della serata con la consegna ad ognuno di una targa per riconoscenza e di un omaggio floreale alle signore.
Il vicesindaco di Monte Compatri Nicoletta Felici ha rivolto un apprezzamento per la manifestazione e ha salutato il pubblico.
Adele Rossi, diplomata in Canto nel 1994 presso il Conservatorio “L. Refice” di Frosinone sotto la guida della maestra Mirella Parutto, nel 2006 ha conseguito il diploma in Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo sotto la guida del M° Luigi Ciuffa. È docente presso l’Accademia Musicale “Come d’Incanto” Sora- (Fr) in collaborazione con Grazia Di Michele.
Luigi Ginesti, direttore della Cappella, nel 2005 si diploma in corno col massimo dei voti nel conservatorio di Frosinone. Dal 2021 viene chiamato a dirigere “L’ensemble Butterfly – Giuseppe Pignatelli” di Colleferro e il “Coro Polifonico città di Anagni”. È vincitore di concorso ministeriale per l’insegnamento di Musica ricoprendo la cattedra presso la scuola secondaria di primo grado “Zanella” di Valmontone.
Luigi Ciuffa, nostro concittadino, diplomato in Pianoforte, Composizione, Organo e Composizione Organistica, Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio di “S. Cecilia” in Roma. Vincitore dei concorsi nazionali per esami e titoli di Fuga e Composizione e di Musica corale e Direzione di coro, è titolare della cattedra di Direzione di coro e Composizione corale presso il Conservatorio di Perugia, istituzione della quale è Direttore dal 2019.
bello bello bello!!! anche a distanza, immaginando…